Nonostante la zuppa di cavolo sia un piatto un po’ retrò (diciamolo pure, fa un po’ sfigato dire “Mi faccio una zuppa!”, soprattutto a trent’anni), vi posso però assicurare che ha un discreto successo, soprattutto tra le mie amiche, che ormai me la richiedono con mesi di anticipo!
È l’ideale per scaldare una fredda serata invernale, magari dopo un weekend un po’ alticcio (il cavolo è altamente detossinante) e per fare quattro chiacchiere tra un cucchiaio e l’altro.
Prepararla è più semplice di quanto si possa pensare, anche se richiede un po’ di tempo per la cottura, ma praticamente vi lascia anche il tempo per una veloce manicure..
Per 4 porzioni
- Un cavolo rosso di medie dimensioni
- Un porro
- 4 patate di medie dimensioni
- Una cipolla bionda
- Una carota
- 2 cucchiai d’olio o due cubetti di burro (a seconda del vostro grado di “leggerezza”)
- Sale
- Pepe nero macinato
Preparazione
Per prima cosa, preparate il brodo: pulite la carota, tagliatela per il lungo e asportate la parte interna (quella che dà il gusto troppo “carotoso” ai vostri piatti), poi tagliatela ancora a metà; pulite la cipolla, togliendo la buccia e asportandone le estremità e tagliatela a metà. Riempite un pentolino con circa 2 litri di acqua, un cucchiaino raso di sale, tuffateci la carota e la cipolla e portate a ebollizione.Nel frattempo, togliete le foglie esterne al porro e tagliate la parte bianca a rondelline sottili sottili. Pelate e lavate le patate sotto l’acqua corrente e tagliatele a cubetti, non troppo grossi, ma nemmeno microscopici. Ora occupiamoci del cavolo: togliete le foglie esterne più rovinate, tagliatelo a metà per il senso della lunghezza e, facendo attenzione a non affettarvi un dito, togliete la parte bianca e dura del ceppo. Tagliatelo a listarelle sottili, per il senso della larghezza, lavatelo bene e strizzatelo (la centrifuga per l’insalata sarà perfetta). In una pentola capiente, ma meglio in una bella pentola di terracotta, scaldate l’olio o il burro. Fate appassire a fuoco basso il porro, coprendo con un coperchio: dovrà essere morbido, ma non troppo colorito. Aggiungete le patate e lasciate insaporire, mescolando. Versate due mestolini di brodo, che a questo punto dovrebbe bollire, e cuocete per 10 minuti, coprendo con il coperchio. Ora aggiungete il cavolo e coprite quasi del tutto con il brodo bollente, mescolando bene. Se il brodo inizia a scarseggiare, aggiungete dell’acqua, così che possiate averlo a disposizione. Coprite con il coperchio e lasciate stracuocere per 30-35 minuti, a fuoco basso.
A questo punto la vostra zuppa dovrebbe avere una consistenza non troppo liquida, nel caso alzate la fiamma e proseguite la cottura mescolando, per aiutare l’evaporazione, oppure, nel caso fosse troppo densa, aggiungere un mestolino o due di brodo. Togliete dal fuoco e frullate tutto con un frullatore a immersione. Assaggiate e aggiustate di sale e pepe (a me piace abbastanza “pepata” ma sono gusti…).
Volete un tocco in più? Dopo che avete fatto appassire il porro, toglietene un paio di cucchiai abbondanti e tenetelo da parte. Poco prima di servire la zuppa, scaladate il porro in un pentolino, aggiungedo un cucchiaio d’acqua (o di birra) e un cucchiaio di zucchero di canna. Quando lo sciroppo si inizierà a rapprendere, togliete dal fuoco e usatelo per guarnire la zuppa una volta che l’avrete versata nel piatto (o nelle scodelle, come preferisco io!). Se invece avete avanzato un po’ cavolo e non sapete cosa farne, vi ricordo che è un ortaggio molto resistente e può essere conservato per parecchi giorni in frigorifero, oppure potete tagliarlo a listarelle come descritto sopra e condirlo con un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e una salsina che otterrete scaldando mezza tazzina di aceto in un pentolino e nel quale farete sciogliere un’acciuga o un po’ di pasta di acciughe. Condite e lasciate riposare a temperatura ambiente per almeno un’ora, in modo che l’aceto “cuocia” il cavolo.