No, non mi sono sbagliata: non è la pasta all’uovo, ma la pasta con l’uovo.
Questa ricetta è parte del bagaglio culinario della mia famiglia, a cui è stata raccontata per caso.
La ricetta originale prevedeva di usare la salsa ottenuta per condire il riso in bianco, ma noi abbiamo sempre preferito la pasta!
Mio papà è maestro indiscusso di questa ricetta, io proverò a raccontarvi come prepararla..
Per ogni persona
- 80 gr di mezze penne rigate o di spaghetti n. 5 (per i celiaci, ovviamente senza glutine)
- 1 tuorlo d’uovo freschissimo
- 1 cucchiaio abbondante di parmigiano grattuggiato
- 1 cucchiaino scarso di burro
- Sale fino
- Pepe nero da macinare
Preparazione
Mettete a scaldare una pentola con abbondante acqua. Quando arriva a bollore, salate con sale grosso, e attendete che torni a bollire prima di cuocervi la pasta.
Prendete una zuppiera o un piatto fondo capiente e mettetelo sulla pentola della pasta a scaldare. Quando è ben caldo, toglietelo dal calore, aspettate qualche secondo e metteteci dentro il burro, il tuorlo e il parmigiano. Prima che il burro si sciolga, con una forchetta schiacciate il tutto, fino a ottenere una crema densa e omogenea, di un bel colore arancio chiaro. Aggiungete un pizzico di sale e una macinata abbondante di pepe.
Scolate la pasta al dente, cercando di eliminare tutta l’acqua e mescolate velocemente alla salsa.
Servire caldissima.
Vi sembra semplice, vero? E invece non lo è! Il trucco sta nell’indovinare il giusto calore del piatto o della zuppiera dove preparerete la salsa: se è troppo caldo, il burro si scioglierà subito o il tuorlo si cuocerà, cambiando totalmente sapore al piatto. Mentre se è troppo freddo, non si formerà la salsa che andrà letteralmente a glassare la pasta, rendendola asciutta. È una questione di chimica, di cui, purtroppo, nessuno conosce la formula magica! Comunque provatela. È un’ottima alternativa, e di sicuro meno scontato, di dire “Facciamo la carbonara!” (per quanto io adori la carbonara!) e poi, ammettiamolo, un uovo e la pasta in casa non mancano mai.
Poi, se vi avanzano gli albumi e non sapete cosa farvene, provate questi soufflé!