Madame, la Tartare!
È finita la Quaresima, ma sono passate anche Pasqua e Pasquetta. E si apre qualche bel “ponte” davanti a noi. Il che vuol dire che abbiamo trascorso l’ultimo weekend a magna’, e che i prossimi non saranno certo da meno. Tra un sollazzo e l’altro, servono piatti veloci, per un pranzo o una cena leggeri, che non tolgano nulla al gusto, magari con qualche verdurina, così, giusto per stare in pace con la coscienza. Quindi, perché non la tartare, o come si dice qui, una bella battuta piemontese? Vi propongo due personalissime versioni (perché della versione base, il web è ormai saturo).. Prima di iniziare permettetemi, però, una piccola digressione, un po’ alla #dimmicosamangi, sulla tartare. La tartare non è carne trita. Sarebbe come dire spacciare un risotto come riso bollito. La vera tartare andrebbe preparata al coltello, cioè, tagliando progressivamente a pezzettini sempre più piccoli la carne, fino a batterla (da qui il nome di battuta) sul tagliere, come se preparaste un soffritto. Potete ovviamente scegliere la densità, se più grossolana o finissima, …